• Novembre

    12

    2020
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A casa come in ufficio. Come ricavare uno spazio smart working

A casa come in ufficio. Come ricavare uno spazio smart working

Il covid-19 sta cambiando anche i nostri concetti di casa. L’emergenza sanitaria ha rappresentato un potente propulsore per la sperimentazione di massa del lavoro da remoto decretando la fine del vecchio modello di abitazione. Lo smart working è ormai diventato per tanti una necessità, ma nella maggior parte dei casi le abitazioni non hanno spazi idonei per lavorare. Diventa pertanto necessario riorganizzare gli spazi interni della propria abitazione ritagliandosi uno spazio riservato e tranquillo dove svolgere la propria attività senza distrazioni o interruzioni da parte degli altri componenti della famiglia, bambini compresi.

Trattandosi di uno spazio vero e proprio, anche quello adibito allo smart working necessita di essere studiato e progettato. Non è semplicemente una questione estetica o di interior design ma di uso e, soprattutto di benessere. È infatti un ambiente che richiede grande attenzione sin dalle prime fasi della progettazione e l’occhio attento di un professionista. Sarà lui a soddisfare le vostre esigenze, coniugandole con una serie di requisiti per la sicurezza sui posti di lavoro.

Ecco alcuni consigli:

1. Separare la dimensione abitativa da quella lavorativa. Lo dicono il buon senso e gli psicologi. Non è possibile sfruttare la propria stanza da letto come ambiente di lavoro e, soprattutto, non è sempre facile rimanere focalizzati tra il telefono che squilla e i vari impegni in casa. Per ottimizzare la resa e favorire la concentrazione è opportuno scegliere una stanza da dedicare solo ed esclusivamente alla nuova attività.
2. Scegliere un luogo smart. Cosa c’è di più importante dello scegliere il posto adatto in cui si trascorrerà gran parte delle proprie giornate? Uno spazio lavoro deve essere silenzio e tranquillo per favorire la concentrazione e, di conseguenza, la produttività. Se si sceglie una stanza adiacente alla camera dei propri figli o ci sembra di lavorare con i nostri vicini dentro casa, forse è necessario far eseguire un’insonorizzazione delle pareti. Lo spazio lavoro deve inoltre essere un posto riservato e accogliente in cui potersi organizzare in modo funzionale, stare comodi e sereni. Altro aspetto importante è l’illuminazione. È consigliabile scegliere luci a basso consumo che non infastidiscano la vista nonché posizionare il proprio strumento di lavoro, computer o portatile, sempre all’altezza degli occhi.
3. Organizzare gli spazi. L’ambiente adibito allo smart working deve avere una superficie di almeno 9 mq, quindi nel caso di una casa ad ampia metratura bisogna dedicare una stanza intera a questo scopo. In caso invece di una casa con metratura ridotta, si può pensare di sfruttare i vari disimpegni spesso inutili, ma devono essere muniti di una fonte di luce naturale per la giusta illuminazione zenitale e il riciclo dell’aria. Ecco perché è consigliato di limitare i tramezzi nella zona giorno, soprattutto per i tagli più piccoli di alcuni appartamenti. In alternativa si possono sfruttare le altezze creando un piccolo soppalco oppure utilizzare le mansarde perché accolgono la luce naturale diretta e sono isolate rispetto al resto della casa.
4. Personalizzare lo spazio lavoro. Uno spazio ordinato con linee pulite permette all’utente una buona concentrazione e quindi un rendimento migliore. Il consiglio è pertanto quello di adottare uno stile minimal, con delle linee pulite e dalle tonalità rilassanti o più vivaci a seconda della soluzione più adatta alle proprie esigenze, scegliendo pitture inodori e atossiche per creare l’effetto che desidera.
5. La funzionalità. Strettamente connessa al comfort, la funzionalità riveste un ruolo altrettanto fondamentale. Lo spazio lavoro deve sempre rispettare i requisiti ergonomici e dimensionali. Le dimensioni della scrivania, il tipo di sedia, l’ortogonalità dello schermo alla fonte di luce naturale: tutto deve essere ben studiato. Inoltre deve essere adeguatamente attrezzato dal punto di vista impiantistico a quelle che sono le esigenze di chi questo spazio lo utilizzerà, inserendo anche prese in più per la lampada, la batteria di cellulare e computer e, perché no, anche per la stampante.

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