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Grès porcellanato. Guida alla scelta della propria piastrella
Se state ristrutturando casa e il grès porcellanato ha conquistato anche voi ma non sapete esattamente come sceglierlo, in queste poche righe vi daremo tutte le indicazioni necessarie per fare la scelta giusta senza incappare in errori al fine di trarre il massimo risparmio con la massima resa.
In un precedente articolo abbiamo già parlato del grès porcellanato, evidenziandone i pregi e le potenzialità. Ora vi guideremo nella scelta della migliore soluzione per i pavimenti della vostra casa.
In primo luogo, bisogna decidere se il grès porcellanato verrà utilizzato per ambienti interni o esterni. Questo perché in base all’uso, ma soprattutto alla destinazione cambierà leggermente anche la tipologia di piastrella. Nel caso di utilizzo interno è opportuno scegliere un indice di scivolosità R9 (ovvero liscio), mentre per l’esterno è consigliabile un indice R11 (ovvero antiscivolo). Le classificazioni R10 e R12 sono richieste nella quasi totalità dei casi in aree commerciali, dove gli enti preposti impongono certe regole sull’utilizzo di pavimenti.
Ma qual è la destinazione d’uso del pavimento? Privato o commerciale?
Le abitazioni godono della possibilità di spaziare tra le varie tipologie di grès porcellanato, senza dover sottostare a precise regole o rischi. Quindi selezionando il formato preferito, l’effetto e il colore che più ci aggrada possiamo procedere con la decisione. La sostanziale differenza tra il dover rivestire un’abitazione da un locale commerciale consiste nella frequenza di calpestio del pavimento. Un abitazione ha un basso numero di sollecitazioni, mentre un locale commerciale ha una quantità di sollecitazioni molto maggiore in quanto nato per accogliere clienti. In tal caso i pavimenti migliori rimangono i grès colorati in massa, in quanto costruiti con unico impasto colorato, caratteristica che li rende molto più duri rispetto a quello smaltato.
Un’altra domanda da porsi prima dell’acquisto delle piastrelle di grès porcellanato è: dove poggerà il grès porcellanato? Il tipo di fondo sul quale poggerà è essenziale da conoscere perché ciò restringerà la cerchia per la scelta dello spessore perfetto per la piastrella. Esistono due tipologie differenti di fondo: vecchio e nuovo. Ma esiste anche una terza tipologia, ovvero la sovrapposizione, che la rende comunque analoga al fondo vecchio. Per fondo vecchio si intende quelle superficie alle quali è stato tolto il vecchio rivestimento che poteva essere in piastrelle o parquet e altri materiali utilizzati per l’edilizia interna di abitazioni. In questi casi il fondo non sarà perfettamente livellato e liscio, perciò renderà la posa delle piastrelle da parte del professionista un po’ difficoltoso. In questi casi si utilizza o una piastrella dalle dimensioni medio/piccole oppure viene applicato un liquido (autolevel) a colata che rende il fondo vecchio perfettamente liscio e omogeneo. Il fondo nuovo essendo già liscio e omogeneo non richiede particolari lavorazioni preliminari, ma il professionista potrà stendere e applicare qualsiasi tipo di piastrella in gres porcellanato che si è scelta. Infine, la sovrapposizione è fra le tecniche più utilizzate e consiste nell’applicare le piastrelle di grès porcellanato su un pavimento già esistente. In questo caso se il fondo iniziale presenta dei dislivelli bisognerà applicare le tecniche medesime del fondo vecchio.
Grès porcellanato smaltato e grès porcellanato colorato in massa? Questo è il dilemma! Due diverse tipologie di grès porcellanato, date dalla differente tecnologia di realizzazione dell’impasto e della colorazione superficiale della piastrella. Il grès porcellanato smaltato è quello standard ovvero ricavato da terra pressata, colorata mediante stampante digitale HD, e infine cotta. È facilmente riconoscibile in quanto il colore sul fronte è diverso da quello del retro che sarà sempre tendente al marrone/grigio, colore tipico della terra pressata e cotta in forno ceramico. Il grès porcellanato colorato in massa si differenzia invece dal grès smaltato sin dal principio della realizzazione, nel quale vengono aggiunti pigmenti di colore alla terra che verrà poi pressata, stampata e cotta, a seconda della tonalità che i produttori vogliono realizzare. La differenza visiva consiste proprio nella colorazione del retro, che sarà uguale o molto simile alla colorazione del fronte. Questo tipo di tecnologia rende il grès colorato in massa più duraturo, in quanto definito corpo unico, mantenendo caratteristiche sempre performanti nel tempo sia a livello di durezza che a livello di tonalità di colore.
Nella scelta della piastrella più idonea, è consigliabile valutare anche il formato del grès. È possibile montare un maxi formato anche su un fondo vecchio, a patto che venga prima trattato a dovere. Non è possibile montare e rendere perfetto il pavimento con un grande formato su un fondo già esistente senza dedicare a esso determinate lavorazioni prima dell’installazione. In caso di utilizzo interno si può procedere alla scelta di qualsiasi tipo di formato, rispettando i consigli forniti in base al fondo esistente. Tuttavia in caso di utilizzo esterno è consigliato il parere di un tecnico competente per poter verificare se un formato grande può essere installato senza eventuali difficoltà date dalla pendenza eccessiva del massetto.
Lo spessore della piastrella “standard” si attesta su un range dai 8 mm ai 10 mm. I pavimenti/rivestimenti con questo spessore sono adatti, in genere, ad abitazioni e si possono posizionare sia all’esterno che all’interno. Stessa regola valida per locali commerciali a cui è comunque consigliabile la scelta di un pavimento colorato in massa. Il grès tecnico ha uno spessore maggiorato, tra i 12 e i 14 mm, ed è utilizzato nei locali commerciali come: magazzini, capannoni, officine e tutte quelle attività dove è necessario l’utilizzo di carrelli e automezzi per il movimento merce. Il basso spessore permette invece di avere una piastrella particolarmente versatile nell’installazione per sovrapposizione, in quanto lo spessore da 5.5 o da 3.5 millimetri, nonché di rispettare le altezze di eventuali porte o installazioni strutturali nell’appartamento. È ottimo anche come rivestimento bagno, grazie alle sue dimensioni maxi dona un effetto ottico pulito riducendo al minimo le fughe visibili.
Il mercato offre differenti tipologie di finiture di grès porcellanato, in grado di soddisfare tutti i gusti e le richieste. Le principali tecniche di finitura sono:
- stato naturale;
- la lappatura o levigatura;
- la decorazione a tutto spessore.
La tecnica di finitura dipende soprattutto dall’impiego e dalla funzione che il grès deve ricoprire. Per questo motivo, le piastrelle in grès del bagno, non saranno uguali a quelle della camera da pranzo o ancora come quelle degli ambienti esterni. È necessario, dunque, conoscere le differenti tecniche, al fine di scegliere e valutare meglio quale è il gres più adeguato per la propria esigenza.
Il grès porcellanato allo stato naturale è spesso preferito proprio per il suo aspetto grezzo e le caratteristiche nettamente superiori. Questa tipologia si presenta con un colorito beige chiaro, dall’aspetto marmorizzato, con una superficie molto ruvida, ma al contempo molto resistente all’usura e all’assorbimento all’acqua, all’abrasione, al calpestio, ai prodotti chimici e all’azione degli agenti atmosferici in maniera nettamente superiore, rispetto alle varianti con superfici trattate.
La lappatura è un’operazione meccanica che serve a rendere minima la rugosità del grès, al fine di rendere la superficie come uno specchio. In questo modo il gès porcellanato, da ruvido e opaco allo stato naturale, avrà un aspetto perfettamente liscio e luminoso. La caratteristica principale del grès lappato, dunque, consiste nella sua assenza di irregolarità. Le superfici, così brillanti e piacevoli di aspetto, possono essere sfruttate come rivestimenti per pavimenti o pareti e lo stato liscio e luminoso è in grado di durare fino a quando l’eccessivo calpestio o l’usura, o ancora i detergenti e le sostanze chimiche particolarmente aggressive non ne pregiudicano il rendimento.
Infine, non rimane che scegliere il tipo di bordo della piastrella. Esistono due macrocategorie: rettificato e naturale. Non vi sono particolari caratteristiche che posizionano uno prima dell’altro, in quanto la “rettifica” è una lavorazione aggiuntiva che impreziosisce la piastrella sia sotto un punto di vista estetico che economico. Il grès rettificato ha i bordi perfettamente dritti e con angolo a 90° tra il fronte e il lato. Acquistare un grès rettificato è l’unico modo per ridurre le fughe al minimo indispensabile in larghezza, in quanto il bordo perfettamente lineare permette di accostare il piu possibile i pezzi donando un effetto ottico superiore al grès con bordo naturale. Il grès naturale è quello standard, ricavato dallo stampo di partenza del produttore e senza nessuna lavorazione aggiuntiva sui bordi.
Qualsiasi tipologia di grès porcellanato tu voglia adottare, Make-Home è al tuo fianco! Verificheremo la fattibilità dell’intervento, per poi provvedere ad una adeguata preparazione del supporto per la posa del nuovo pavimento. Allora cosa aspetti? Contattaci tramite il modulo “Calcola Preventivo”.