
RISTRUTTURARE CASA CON MUFFA. COME INTERVENIRE?
La ristrutturazione di casa è una buona occasione per risolvere definitivamente i problemi legati all’umidità che creano muffe e macchi nere sui muri. Una volta che ci siamo accorti della presenza della muffa in casa, prima di liberarcene dobbiamo rintracciare le cause che hanno portato alla formazione dell’umidità affinché il problema non si ripresenti.
I danni da muffa
La muffa non è solo brutta da vedere, ma incide in generale negativamente sull’esperienza abitativa. È importantissimo rimuoverla perché a subire i danni della sua diffusione non sono soltanto la parete o il mobile vicini, ma anche chiunque viva nell’ambiente contaminato. Chi entra a contatto con i batteri che si formano grazie alla muffa può subire danni alla propria salute, come malattie respiratorie, allergie e altri generi di patologie più o meno gravi. Un altro danno, certamente meno importante dei precedenti, è di natura estetica che diventa anche di natura economica quando l’immobile è destinato alla locazione o addirittura alla vendita.
Umidità: cosa sapere prima di ristrutturare
Le muffe sono funghi che proliferano grazie alle spore e tendono a svilupparsi soprattutto in presenza di umidità e ristagni d’acqua. All’interno dell’abitazione la formazione di condensa può essere dovuta a: scarso isolamento termico, presenza di ponti termici, scarso ricambio d’aria oppure scarso smaltimento dell’umidità prodotta all’interno dei locali. Mentre all’esterno l’umidità è causata dalle condizioni ambientali sfavorevoli come ad esempio: l’elevato grado di assorbimento d’acqua e la bassa traspirabilità del rivestimento, la presenza di ponti termici dovuti all’uso improprio di materiali con diverse conducibilità termiche nonché l’esposizione agli agenti atmosferici senza elementi architettonici di protezione e scarsa protezione dall’umidità del terreno.
Umidità. I quattro tipi più comuni
Sono tante le tipologie di umidità che si possono creare negli ambienti e causare danni ai muri e, spesso, anche problemi alla salute delle persone. È buona prassi, prima di effettuare qualsiasi lavoro di risanamento, identificare le diverse tipologie, conoscere da quali fenomeni dipendono e come è più efficace intervenire.
Se l’umidità è dovuta a infiltrazioni per precipitazioni o per la rottura di tubazioni di scarico si presenta sotto forma di chiazze di umidità e muffe isolate sui muri e circoscritte a zone ben delimitate. In tal caso, l’umidità, e dunque la comparsa di muffe, è causata da una rottura parziale degli impianti idrici che rilasciano liquidi all’interno delle pareti, come ad esempio la colonna montante forata o crepata.
Nel caso di umidità da condensa, il problema si manifesta sulla superficie e/o all’interno della muratura su parti fredde della casa in cui vi sono ponti termici.
L’umidità di risalita si manifesta a causa dell’acqua, presente nel terreno, che viene assorbita dai muri per capillarità. L’acqua risale attraverso la muratura, sfruttando sia la conformazione dei materiali che gli interstizi murali.
Infine, se il problema è presente anche in edifici nuovi si potrebbe trattare di umidità da costruzione, dovuta alla necessaria presenza di acqua nella preparazione dei materiali edili che non è stata fatta evaporare dovutamente.
Come risolvere il problema?
In genere, gli interventi constano di tre fasi: in primis la diagnostica finalizzata all’individuazione della causa dell’insorgenza della muffa, poi alla rimozione della causa e, infine all’attività di risanamento sulla parete interessata.
A seconda del tipo di umidità-muffa, gli interventi possono prevedere il coinvolgimento di elementi strutturali o una semplice azione sulle finiture.
Interventi strutturali – Il caso tipico è l’umidità causata dalla rottura delle tubature. Interventi semplici, ma invasivi che richiedono la demolizione e la successiva ricostruzione della muratura. Altra situazione tipo è l’umidità di risalita. In questo caso le opzioni sono tante dalle barriere chimiche realizzate con sostante idrorepellenti, come il silicone, alle soluzioni più avveniristiche come l’elettrosmosi, ovvero l’applicazione di energia elettrica finalizzata all’inversione del “senso di marcia” dell’acqua.
Interventi sulle finiture – Questa tipologia di intervento può rendersi utile anche quando le cause sono profonde ed è necessario risanare dal punto di vista estetico il muro o eliminare semplicemente la muffa, o possono rappresentare soluzioni risolutive se le cause dell’insorgenza della muffa non sono strutturali.
Applicazione di pitture – È il caso tipico dell’aumento fisiologico dell’umidità, magari causato da condizioni climatiche proibitive, spesso può bastare la semplice applicazione di pitture ad hoc, come le pitture antimuffa, che spiccano per le capacità di traspirazione.
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